15 ottobre 2007

lo stupro secondo Beppe Grillo: considerazioni

Riporto integralmente il contenuto odierno del messaggio di Beppe Grillo alle donne italiane, e di seguito la mia chiosa, visibile fra i commenti del suo blog.
Grillo:
"Stupro libero. Il salto di qualità con lo stupro di una volta è finalmente avvenuto. Non poteva essere altrimenti in un Paese allo sbando. I luoghi dello stupro non sono più i vicoli bui, i parchi a notte fonda o i luoghi malfamati. Sono le fermate dell’autobus a mezzogiorno, i sagrati delle chiese, il bidone dei rifiuti quando si scende a buttare la spazzatura.E’ forse un segno dei tempi? Un altro tabù infranto? Una nuova fase della liberazione sessuale?Dove sono le donne? Le femministe superstiti? Le associazioni? Perchè non intervengono? Perchè non bloccano con i cortei le città come una volta?Un tale disprezzo verso il corpo femminile non si era ancora visto in questo Paese. La donna è diventata un oggetto da penetrare nel sedile posteriore di una macchina a Bologna, da trascinare con un cappio in un rudere a Milano o da picchiare e possedere su una scalinata a Spresiano. Tutti i giorni. Alla luce del sole.Per proteggersi bisognerà introdurre la cintura di castità da passeggio? Imbruttirsi con una maschera alla barbabietola? Simulare gravi difetti fisici?Lo stupro sta diventando epidemico. L’analisi dello sperma dello stupratore in ospedale una routine. Tette, vagine e sederi sono presenti in tutti i programmi e in tutte le pubblicità.Se questa è la parità sessuale, se questo è il rispetto verso la donna, allora preferisco il burka."
Replica personale:
Non condivido le conclusioni del messaggio oggi diffuso nel suo blog. Perché, pur considerando la verve comica dell'intervento, dire che si preferisce il "burka" allo stupro libero significa soltanto preferire la padella alla brace.
Anche quell'indumento, infatti, trasforma di fatto la donna in un oggetto sessuale, da rimuovere dalla società e consumare magari con calma fra le pareti domestiche, al riparo da sguardi indiscreti. E' sempre violenza, che anche se meno manifesta, appare a mio avviso molto più subdola e pericolosa perchè, di norma, mai perseguita nelle aule giudiziarie.
Il problema, secondo me, é troppo delicato per essere ridotto a poche battute sulla tastiera. Una cosa é certa: le donne, quelle impegnate in politica e quelle impegnate nelle più varie questioni quotidiane, devono svegliarsi.
Perché gli uomini, incapaci di tutelare e valorizzare nella società la propria condizione di specie (il modermo "sesso debole"), sembra che non riescano a combinare granché, attualmente, per le proprie compagne.
E voi, cosa ne pensate?

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